Gemma Calamandrei

Primo Ricercatore, dirige dal novembre 2018 il Centro di Riferimento per le Scienze comportamentali e la Salute mentale dell’Istituto Superiore di Sanità. Dopo la laurea in Scienze Biologiche presso l’Università di Roma “La Sapienza” nel 1984, con una tesi in Psicobiologia, è diventata nel 1987 ricercatore per pubblico concorso nel Laboratorio di Fisiopatologia di Organo e Sistema dell’Istituto Superiore di Sanità. Dal 1989 al 1991 è stata Visiting Fellow presso il Sub-Department of Animal behaviour dell’Università di Cambridge (U.K.), dove ha svolto attività di ricerca sulle basi neurobiologiche del comportamento materno. Ha diretto dal 1993 al 2003 il Reparto di Psicologia Comparata del Laboratorio di Fisiopatologia di Organo e di Sistema dell’Istituto Superiore di Sanità, e dal 2008 al 2017 il Reparto di Neurotossicologia e Neuroendocrinologia nel Dipartimento di Biologia cellulare e Neuroscienze dello stesso Istituto. Negli ultimi dieci anni, è stata responsabile di UO o Co-PI in quattro progetti collaborativi finanziati dall’Unione Europea (CROME, HEALS, SELENIUS, NEUROSOME) e responsabile scientifico di quattro progetti finanziati dal Ministero della Salute. Ha svolto e coordinato attività di ricerca nell’area della psicobiologia dello sviluppo, neuroscienze comportamentali, e tossicologia/teratologia comportamentale, con particolare riferimento al ruolo dei determinanti ambientali sia intrinseci che estrinseci sullo sviluppo neuropsicologico e sulla salute mentale nel corso della vita. Le sue ricerche riguardano gli effetti neurocomportamentali dell’esposizione perinatale e/o neonatale precoce a xenobiotici di diversa natura (farmaci, contaminanti ambientali, additivi alimentari) e l’analisi dell’interazione geni/ambiente nella patogenesi dei disturbi del neurosviluppo umano, quali l’autismo, attraverso modelli sperimentali e studi clinici. Più recentemente la sua attività di ricerca ha incluso studi epidemiologici su coorti di nascita europee per la comprensione dei determinanti psicosociali precoci della salute mentale, quali lo stress materno, gli stili di vita e i fattori socioeconomici. Quale esperta di neurosviluppo ha partecipato e partecipa a gruppi di lavoro OECD ed EFSA per la valutazione della neurotossicità di agenti chimici per la salute umana. Svolge con continuità attività di formazione a corsi organizzati dall’ISS diretti al personale del Servizio Sanitario Nazionale sui temi della salute mentale infantile. Dal 2015 ad oggi è stata docente in corsi di perfezionamento universitari e di dottorato (Università Sapienza di Roma, Scuola Superiore di Studi Avanzati dell’Università di Pavia). Dal 2011 fa parte del Consiglio Scientifico dell’Enciclopedia Italiana “G. Treccani”. Con l’inizio della pandemia Sars-Cov-2 ha coordinato il gruppo di lavoro dell’ISS su “Salute mentale ed emergenza COVID-19”, che ha prodotto indicazioni finalizzate a contrastare gli effetti psicologici e psichiatrici dell’emergenza epidemica. E’ autrice o coautrice di 120 pubblicazioni peer-reviewed su riviste internazionali (H index 32, fonte Scopus), 8 capitoli di libri e numerosi rapporti tecnici a livello nazionale ed europeo su argomenti correlati alla salute mentale infantile e ai rischi ambientali per lo sviluppo del sistema nervoso e del comportamento.